Nasce Bianco Miraggio
Da una piccola idea spesso e volentieri si crea una grande opportunità!
Così è stato per i bambini della scuola primaria di Sauze d’Oulx che hanno avuto la possibilità di approcciarsi ad un mondo sconosciuto e poco trattato: LA DISABILITA’.
I maestri di sci del Progetto Sciabile, interfacciandosi con le maestre di scuola, hanno infatti ideato un vero e proprio progetto di sensibilizzazione che è andato a crescere e progredire negli anni.
Iniziato nell’anno scolastico 2017/2018, ha concluso il suo primo ciclo di 5 anni a maggio 2022.
Un’intera classe di alunni ha infatti partecipato alle varie uscite didattiche dalla prima elementare fino alla quinta ricevendo il primo certificato di IMBASCIATORE DI SCIABILE.
Gli incontri sono stati fatti sia a secco in aula che sulle piste da sci trattando tutti i campi partendo dallo spettro sensoriale, cognitivo e motorio.
Moltissimi sono stati i giochi propedeutici che hanno permesso di far capire ai piccoli che sensazione si possa provare a dover fare un disegno bendati o con la mano sinistra, a non poter utilizzare gli arti inferiori e ancora a non sentire o a non poter comunicare con la voce.
Molto educativa, soprattutto per gli adulti, è stata la giornata sul campo dove i bimbi hanno potuto fare gli aiutanti dei maestri di sci insegando a sciare dei loro coetanei con deficit cognitivi. Lampante è stata l’assenza di giudizio e pregiudizio, la collaborazione e la capacità di trasformare le difficoltà in divertimento.
Preziosa e unica si può definire la giornata in compagnia di Giancarlo Ferrari detto Gian. Disabile dalla nascita a causa di un corpo che non funziona come dovrebbe ma con un intelligenza e senso dell’umorismo disarmante. Psicologo, presidente dell’associazione Volare Alto, determinato nel perseguire la propria indipendenza e portavoce del concetto che OGNI UOMO E’ UNICO PER QUELLO CHE E’.
Da questo incontro, in cui i bimbi hanno avuto modo di domandare tutto quello che gli veniva in mente, è emerso che la disabilità sta davvero solo negli occhi di chi la guarda e la interpreta.
Purtroppo il Covid ha remato contro al progetto di sensibilizzazione rallentandone un pochino lo sviluppo ma appena si è potuto siamo tornati subito in carreggiata e oramai la parola Sciabile o disabile è ben consolidata nella memoria dei bambini.
La scorsa settimana abbiamo infatti ripreso con un nuovo ciclo di bimbi con l’obiettivo ovviamente di arrivare al conseguimento dei 5 anni scolastici.
Il tema è stato “la cecità” perché sbirciando sui social siamo stati incuriositi e strabiliati dalla storia di Cesare, un bimbo di 4 anni diventato cieco a 18 mesi.
L’obiettivo è di partire da lui con la sensibilizzazione sperando un giorno di riuscire a portarlo a sciare nelle nostre piste facendogli passate una giornata indimenticabile.
Nel frattempo, grazie anche al lavoro costante delle maestre delle elementari, cerchiamo di far passare il messaggio che OGNUNO DI NOI HA IL DOVERE DI TOGLIERE LE DIFFICOLTA’ DALLA VITA DEGLI ALTRI e che per farlo il modo migliore è partire dalla genuinità dei bambini.
Provateci anche voi lettori!
SCIABILE E I BIMBI DELLE ELEMENTARI DI SAUZE D’OULX
Da una piccola idea spesso e volentieri si crea una grande opportunità!
Così è stato per i bambini della scuola primaria di Sauze d’Oulx che hanno avuto la possibilità di approcciarsi ad un mondo sconosciuto e poco trattato: LA DISABILITA’.
I maestri di sci del Progetto Sciabile, interfacciandosi con le maestre di scuola, hanno infatti ideato un vero e proprio progetto di sensibilizzazione che è andato a crescere e progredire negli anni.
Iniziato nell’anno scolastico 2017/2018, ha concluso il suo primo ciclo di 5 anni a maggio 2022.
Un’intera classe di alunni ha infatti partecipato alle varie uscite didattiche dalla prima elementare fino alla quinta ricevendo il primo certificato di IMBASCIATORE DI SCIABILE.
Gli incontri sono stati fatti sia a secco in aula che sulle piste da sci trattando tutti i campi partendo dallo spettro sensoriale, cognitivo e motorio.
Moltissimi sono stati i giochi propedeutici che hanno permesso di far capire ai piccoli che sensazione si possa provare a dover fare un disegno bendati o con la mano sinistra, a non poter utilizzare gli arti inferiori e ancora a non sentire o a non poter comunicare con la voce.
Molto educativa, soprattutto per gli adulti, è stata la giornata sul campo dove i bimbi hanno potuto fare gli aiutanti dei maestri di sci insegando a sciare dei loro coetanei con deficit cognitivi. Lampante è stata l’assenza di giudizio e pregiudizio, la collaborazione e la capacità di trasformare le difficoltà in divertimento.
Preziosa e unica si può definire la giornata in compagnia di Giancarlo Ferrari detto Gian. Disabile dalla nascita a causa di un corpo che non funziona come dovrebbe ma con un intelligenza e senso dell’umorismo disarmante. Psicologo, presidente dell’associazione Volare Alto, determinato nel perseguire la propria indipendenza e portavoce del concetto che OGNI UOMO E’ UNICO PER QUELLO CHE E’.
Da questo incontro, in cui i bimbi hanno avuto modo di domandare tutto quello che gli veniva in mente, è emerso che la disabilità sta davvero solo negli occhi di chi la guarda e la interpreta.
Purtroppo il Covid ha remato contro al progetto di sensibilizzazione rallentandone un pochino lo sviluppo ma appena si è potuto siamo tornati subito in carreggiata e oramai la parola Sciabile o disabile è ben consolidata nella memoria dei bambini.
La scorsa settimana abbiamo infatti ripreso con un nuovo ciclo di bimbi con l’obiettivo ovviamente di arrivare al conseguimento dei 5 anni scolastici.
Il tema è stato “la cecità” perché sbirciando sui social siamo stati incuriositi e strabiliati dalla storia di Cesare, un bimbo di 4 anni diventato cieco a 18 mesi.
L’obiettivo è di partire da lui con la sensibilizzazione sperando un giorno di riuscire a portarlo a sciare nelle nostre piste facendogli passate una giornata indimenticabile.
Nel frattempo, grazie anche al lavoro costante delle maestre delle elementari, cerchiamo di far passare il messaggio che OGNUNO DI NOI HA IL DOVERE DI TOGLIERE LE DIFFICOLTA’ DALLA VITA DEGLI ALTRI e che per farlo il modo migliore è partire dalla genuinità dei bambini.
Provateci anche voi lettori!
#ilmiolavoroèdifferente
Ad oggi sono presenti sul territorio nazionale numerosi progetti dedicati all’insegnamento dello sci alpino a persone che hanno delle disabilità. Il progetto SciAbile è stato uno dei primi in Italia ed è unico nel suo genere grazie alla gratuità del servizio offerto, ma il suo grande valore sta nelle persone che ne fanno parte: i maestri, gli allievi, le famiglie e gli educatori.
L’approccio tecnico non è molto differente da quello per i normo dotati. La differenza sta nelle competenze relazionali necessarie per rendere l’insegnamento efficace e centrato sull’allievo e sulle sue capacità. L’accento infatti viene sempre posto sulla persona ed è compito del maestro adeguarsi alle esigenze e alle tempistiche dell’allievo, senza trascurare il fondamentale rapporto con la famiglia.
Una persona con disabilità incontra nella vita di tutti i giorni due tipi di ostacoli: le difficoltà legate al suo deficit e i preconcetti della società con cui si relaziona, che spesso sviluppa nei suoi confronti un atteggiamento assistenziale e protettivo che inibisce le possibilità di apprendimento. In montagna si crea un ambiente “sospeso” in cui le aspettative sono limitate, le famiglie cercano un po’ di movimento all’aria aperta e un momento di distrazione dalle preoccupazioni quotidiane ma alla fine della giornata trovano molto di più, scoprendo abilità dove vedevano limiti e momenti di autentica gioia. Questa esperienza dà speranza e la speranza è la chiave per aprirsi alle opportunità che la vita offre nonostante la disabilità e in alcun casi grazie alla disabilità stessa.
Anche i maestri escono arricchiti da quest’esperienza a livello professionale, imparando ad uscire dai classici schemi d’insegnamento diventando più flessibili e creativi, ma soprattutto a livello umano perché questi rapporti permettono di guardare la vita di tutti giorni in una giusta prospettiva. Le persone che hanno delle disabilità e le loro famiglie attraversano quotidianamente mille difficoltà e hanno tantissimo da offrire, sono un grande esempio in termini di forza, coraggio, accettazione, serenità, resilienza.
In tanti anni di lezioni sulla neve è chiaro che il lavoro fatto porta nella maggior parte dei casi risultati in campo tecnico, comportando grandi benefici per la qualità della vita dei ragazzi, e facendo aumentare molto la loro autostima e con essa la voglia di mettersi in gioco. Anche per le famiglie è molto importante toccare con mano che “si può fare”. Vedere il proprio bambino, che magari non cammina, sciare e scendere giù dalla montagna con il vento in faccia e un gran sorriso non ha prezzo.
Alice, una nostra maestra, l’anno scorso ha postato su un social una sua foto con una allieva con l’ashtag #ilmiolavoroèdifferente. Crediamo che non ci siano parole migliori per descrivere il nostro progetto perché è proprio così. Questo lavoro è come una magia che, diventando realtà, fa star bene tutti: maestri, ragazzi, famiglie, collaboratori e tutte le persone che, anche indirettamente, entrano in contatto con Sciabile, il mio lavoro è differente.
Il fortunato incontro
Il fortunato incontro nell’autunno 2018 tra la Fondazione Ballerini, che ha come mission quella di aiutare i bambini nella fascia di età 0-8 anni in stato difficoltà, e la SciAbile Onlus, che si pone l’obiettivo di permettere a persone con varie tipologie di disabilità di avvicinarsi allo sci e allo snowboard in maniera gratuita, ha dato il via a nuove collaborazioni con l’intento di creare una rete di sostegno sul nostro territorio.
E’ qui che entra in gioco Cascina Margherita, anch’essa supportata dalla Fondazione Ballerini, che fornisce attività terapeutiche destinate a bimbi affetti da disturbi dello Spettro Autistico e corsi formazione della metodologia ABA.
E’ nata così l’idea un po’ pazza di portare a sciare i bambini di Cascina Margherita sulle piste di Sauze d’Oulx con i maestri di SciAbile. A conti fatti l’idea non è stata poi così folle tanto che i risultati ottenuti sono stati migliori delle più rosee aspettative.
I bambini non solo sono riusciti ad adattarsi alle “nuove condizioni” (neve, scarponi, maestri, sci...) ma hanno tutti imparato a fare lo spazzaneve e a fermarsi su piste facili e hanno creato un bel legame con i loro maestri. Anche le famiglie hanno beneficiato di questa terapia sportiva, affidandosi alla competenza dei maestri hanno superato dubbi e paure, godendosi appieno una giornata in montagna e tutti torneranno la prossima stagione per continuare questo percorso.
Ad ogni bambino è stato assegnato un maestro che lo ha seguito per tutte le lezioni. La metodologia d’insegnamento è totalmente personalizzata in modo da rispettare le necessità e i tempi di ciascun bambino ed è il punto di partenza per creare un rapporto di fiducia che permetta ai bimbi di avere le migliori condizioni possibili per imparare nuove abilità.
I maestri sono entusiasti dell’esperienza fatta, aspettano l’inverno e la neve per rivedere i loro piccoli allievi e dalla prossima stagione avranno una marcia in più perché in Ottobre parteciperanno tutti al corso di formazione ABA.
"Oscar è un maestro eccezionale e Riccardo si è molto affezionato a lui, passa la settimana a guardare e riguardare i video che ho fatto le scorse volte, e appena vede la sua tuta da sci sul mobile il giovedì mattina, gli si illumina il viso..., ci tenevo a ringraziarvi per quello che fate e per come lo fate, con la vostra passione rendete la vita di questi nostri figli un po' più piena e l'esistenza di noi genitori un po' più leggera….Io sono sempre stato uno sportivo e sognavo, come tanti, di poter portare i miei figli a sciare con me un giorno. Per merito vostro, quello che ormai credevo sarebbe rimasto solo un sogno, è diventato realtà.” Alessandro papà di Riccardo
Quando Chiara e la Fondazione Ballerini hanno presentato a Cascina Margherita l’opportunità di aderire al progetto Sciabile, proponendoci di coinvolgere i “nostri” bambini e le loro famiglie, nessuno di noi immaginava quali risultati straordinari si sarebbero raggiunti.
Poi abbiamo guardato i video sul sito e la prospettiva si è decisamente allargata: si può fare, ci siamo detti, davvero, con tutti, anche con i bimbi piccoli e non proprio di semplice gestione, come quelli a cui noi insegniamo.
C’è un momento, in uno dei filmati che documentano l’esperienza dei bimbi di Cascina Margherita con Sciabile, che vale un mondo di parole, anche difficili da dire o da scrivere: è un’immagine breve, una sequenza che potrebbe passare quasi inosservata, se non sapessimo quanta competenza e quanta dedizione contiene, e a quanta fiducia reciproca, tra insegnante e allievo, corrisponde.
Al termine della discesa, percorsa con il maestro alle spalle, come un angelo custode, c’è un piccolo, straordinario gesto, di quelli che, se compiuti da una persona famosa, fanno il giro del mondo. Mentre l’insegnante si volta, per dare l’esempio e fare strada verso l’uscita, il bimbo, spontaneamente, gli porge la manina guantata, e si avviano, fianco a fianco. Insieme.
Il bimbo è molto piccolo, ha solo 4 anni e una diagnosi di disturbo dello spettro autistico, e non aveva mai sciato, con nessuno.
Il maestro è una persona esperta, che ha scelto di trasmettere le proprie competenze a bambini e adulti diversamente abili, certo, ma è anche uno sportivo, un atleta, uno che è abituato a misurarsi con il meglio di se stesso e degli avversari incontrati lungo la strada, a ragionare in termini di performance, di traguardi, di record.
Chiara, che coordina il team di Sciabile, ci ha raccontato che il risultato ottenuto insieme a questo bambino e ad altri, così particolari allievi, li riempie di una soddisfazione e di una gioia che difficilmente un podio potrebbe procurare. Eppure, hanno raccolto e vinto molte sfide, molte mani hanno stretto, contraccambiando le congratulazioni di un altro come loro, che sapeva quanto impegno, quanta fede, quanto sforzo serva, per vincere e salire su un podio, da vincitori.
Stavolta è diverso, si sale in due, sullo stesso gradino, ma c’è spazio per entrambi, perché uno è un bambino. E tutti i premi, l’esperienza, la passione, gli sforzi, la tecnica, stanno in quella manina piccola piccola, tesa verso di te con la fiducia incondizionata che solo i bimbi possono concedere.
Grazie, Maestre e Maestri di Sciabile, perché sappiamo che la conserverete, questa fiducia, tra le tante cose preziose che custodite senza troppo rumore, perché la montagna ama il silenzio, dicono.
In fondo, non siamo molto diversi: si insegna e si misurano i progressi, come si fa nell’analisi applicata del comportamento (ABA).
Grazie per aver studiato ed esservi allenati tanto, anche se guardandovi sembra tutto così facile…
L'essere umano ha bisogno di bellezza. Di grande bellezza. In montagna la trovi ovunque.
Barmasse