20 anni di SciAbile
BMW SCIABILE COMPIE 20 ANNI. IL PROGETTO D’INCLUSIONE SOCIALE NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA LA SCUOLA DI SCI SAUZE D’OULX PROJECT E BMW ITALIA È “IN PISTA” DAL 2003.
Un cortometraggio celebrativo dei 20 anni è stato realizzato dalla Scuola Holden. Presenti all’evento l’atleta paralimpica Carlotta Visconti detta “Cocca”, il pilota paralimpico e fondatore di Diversamente Disabili, Emiliano Malagoli e alcuni atleti del progetto Obiettivo 3 di Alex Zanardi. Chef d’eccezione Gianfranco Pascucci, da anni amico di SciAbile.
BMW Italia e la scuola di sci Sauze d’Oulx Project tornano insieme sulle piste da sci per celebrare i 20 anni di BMW SciAbile. Il progetto di inclusione che ha l’obiettivo di offrire corsi di sci e di discipline alpine a persone con disabilità. Esso è inserito nel programma di Responsabilità Sociale d’Impresa di BMW Italia SpecialMente.
Grazie a SciAbile, dal 2003 a oggi, sono state erogate oltre 15mila ore di lezione di sci gratuite, a oltre 1500 allievi con disabilità. Così hanno avuto la possibilità di cimentarsi in una pratica sportiva e di mettersi alla prova, oltrepassando quelli che credevano essere dei limiti invalicabili.
BMW Italia ha deciso di celebrare una partnership così duratura con un cortometraggio celebrativo. Il contenuto è realizzato dalla Scuola Holden con la partecipazione in voce del giornalista Giorgio Teruzzi. Un video che riassume le tappe fondamentali di un progetto che contava 33 allievi nel suo primo anno, e che nelle ultime stagioni ha visto aderire più di 200 ragazzi a stagione.
Le riflessioni di Massimiliano di Silvestre, Presidente e AD di BMW Italia
“Vent’anni di SciAbile – ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia – “Vent’anni che sono volati. Un progetto nato da un incontro: quello tra noi e la Scuola di Sauze d’Oulx. Dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, raggiungendo traguardi all’inizio neppure immaginati. Scoprendo quello che Zanardi chiama il talento residuo. Un concetto che lui ha sempre riassunto così: quando la vita ti obbliga ad affrontare situazioni complesse come la disabilità o una menomazione puoi farlo in due modi. Rimpiangendo per sempre quello che hai perduto o non ti è stato dato, oppure chiedendoti cosa puoi fare con quello che ti è rimasto”.
“E chi è passato dalla scuola di SciAbile – ha concluso Di Silvestre – ha fatto diventare il talento residuo una filosofia di vita. Stiamo parlando di migliaia di ragazzi e ragazze che hanno lasciato la loro impronta nella neve e nei cuori di chi li ha conosciuti. Perché questa storia è in primo luogo fatta di persone e di emozioni e della voglia di BMW Italia di tracciare una strada, di far nascere un mondo. Sì, perché, alla fine, il progetto di responsabilità sociale d’impresa BMW SpecialMente è nato qui, tra queste montagne. Qui è nata la consapevolezza di poter contribuire a un sogno e la determinazione nel vederlo realizzato. Tutto il resto è venuto quasi da solo, inseguendo la voglia di vita di chi non ha mai smesso di lottare e di credere in sé stesso e negli altri”.
Alberto Bergoin, uno dei fondatori della scuola di SciAbile
“Se ci guardiamo alle spalle non sembra possibile che sia passato già tutto questo tempo e quante cose siano state fatte e migliorate.” Dichiara Alberto Bergoin, uno dei fondatori del Progetto e direttore della scuola Sci Sauze Project. “Soprattutto negli ultimi anni SciAbile ha davvero incrementato il numero di partecipanti, delle attrezzature specifiche, dei maestri di sci e snowboard specializzati, dei trasporti gratuiti e soprattutto delle ore di lezione e delle attività alternative gratuite e non, svolte sul campo. Basti pensare che da inizio stagione, 12 dicembre 2022, ad oggi siamo già a quasi 600 ore gratuite per un totale di 180 partecipanti (considerando il lungo periodo di stop delle Vacanze di Natale e i week end in cui il progetto si interrompe)”.
“Sono già una ventina – ha proseguito Bergoin – le scuole e le associazioni che hanno trascorso le loro giornate dedicate. Una quindicina sono in programmazione per la seconda parte di stagione. Ma forse i dati che spiccano di più sono i 20 trasporti offerti dalla Croce Verde da/per Torino e cintura e i 76 trasporti programmati da dicembre ad aprile. I maestri coinvolti attivamente a Sciabile sono 26, di cui 4 formati negli ultimi due mesi. Inutile dire quanto questi numeri siano positivi e incoraggianti per poter continuare in questa direzione”.
“Preziosissimo – ha poi concluso Bergoin – è ovviamente il supporto e la fiducia che riceviamo da BMW Italia dal lontano 2003. Ci dà tranquillità e garanzia ogni autunno per poter pianificare gran parte della stagione. Parallelamente l’impegno della scuola e degli altri partner ha permesso di strutturarci negli anni e di arrivare ad una condizione di estrema semplicità e altissima qualità. L’auspicio è che possa ancora esserci margine di miglioramento. Permettendoci di non escludere nessuno dal progetto (ogni anno circa 100 ragazzi non possono essere inseriti) e che la collaborazione, ormai storica, con BMW possa durare altri 20 anni. Come testimonianza reale e pratica agli altri partner di come la costanza, la tenacia, la collaborazione e il lavoro di squadra a lungo termine paghino permettendo di realizzare cose straordinarie”.
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Nasce Bianco Miraggio
Da una piccola idea spesso e volentieri si crea una grande opportunità!
Così è stato per i bambini della scuola primaria di Sauze d’Oulx che hanno avuto la possibilità di approcciarsi ad un mondo sconosciuto e poco trattato: LA DISABILITA’.
I maestri di sci del Progetto Sciabile, interfacciandosi con le maestre di scuola, hanno infatti ideato un vero e proprio progetto di sensibilizzazione che è andato a crescere e progredire negli anni.
Iniziato nell’anno scolastico 2017/2018, ha concluso il suo primo ciclo di 5 anni a maggio 2022.
Un’intera classe di alunni ha infatti partecipato alle varie uscite didattiche dalla prima elementare fino alla quinta ricevendo il primo certificato di IMBASCIATORE DI SCIABILE.
Gli incontri sono stati fatti sia a secco in aula che sulle piste da sci trattando tutti i campi partendo dallo spettro sensoriale, cognitivo e motorio.
Moltissimi sono stati i giochi propedeutici che hanno permesso di far capire ai piccoli che sensazione si possa provare a dover fare un disegno bendati o con la mano sinistra, a non poter utilizzare gli arti inferiori e ancora a non sentire o a non poter comunicare con la voce.
Molto educativa, soprattutto per gli adulti, è stata la giornata sul campo dove i bimbi hanno potuto fare gli aiutanti dei maestri di sci insegando a sciare dei loro coetanei con deficit cognitivi. Lampante è stata l’assenza di giudizio e pregiudizio, la collaborazione e la capacità di trasformare le difficoltà in divertimento.
Preziosa e unica si può definire la giornata in compagnia di Giancarlo Ferrari detto Gian. Disabile dalla nascita a causa di un corpo che non funziona come dovrebbe ma con un intelligenza e senso dell’umorismo disarmante. Psicologo, presidente dell’associazione Volare Alto, determinato nel perseguire la propria indipendenza e portavoce del concetto che OGNI UOMO E’ UNICO PER QUELLO CHE E’.
Da questo incontro, in cui i bimbi hanno avuto modo di domandare tutto quello che gli veniva in mente, è emerso che la disabilità sta davvero solo negli occhi di chi la guarda e la interpreta.
Purtroppo il Covid ha remato contro al progetto di sensibilizzazione rallentandone un pochino lo sviluppo ma appena si è potuto siamo tornati subito in carreggiata e oramai la parola Sciabile o disabile è ben consolidata nella memoria dei bambini.
La scorsa settimana abbiamo infatti ripreso con un nuovo ciclo di bimbi con l’obiettivo ovviamente di arrivare al conseguimento dei 5 anni scolastici.
Il tema è stato “la cecità” perché sbirciando sui social siamo stati incuriositi e strabiliati dalla storia di Cesare, un bimbo di 4 anni diventato cieco a 18 mesi.
L’obiettivo è di partire da lui con la sensibilizzazione sperando un giorno di riuscire a portarlo a sciare nelle nostre piste facendogli passate una giornata indimenticabile.
Nel frattempo, grazie anche al lavoro costante delle maestre delle elementari, cerchiamo di far passare il messaggio che OGNUNO DI NOI HA IL DOVERE DI TOGLIERE LE DIFFICOLTA’ DALLA VITA DEGLI ALTRI e che per farlo il modo migliore è partire dalla genuinità dei bambini.
Provateci anche voi lettori!
SCIABILE E I BIMBI DELLE ELEMENTARI DI SAUZE D’OULX
Da una piccola idea spesso e volentieri si crea una grande opportunità!
Così è stato per i bambini della scuola primaria di Sauze d’Oulx che hanno avuto la possibilità di approcciarsi ad un mondo sconosciuto e poco trattato: LA DISABILITA’.
I maestri di sci del Progetto Sciabile, interfacciandosi con le maestre di scuola, hanno infatti ideato un vero e proprio progetto di sensibilizzazione che è andato a crescere e progredire negli anni.
Iniziato nell’anno scolastico 2017/2018, ha concluso il suo primo ciclo di 5 anni a maggio 2022.
Un’intera classe di alunni ha infatti partecipato alle varie uscite didattiche dalla prima elementare fino alla quinta ricevendo il primo certificato di IMBASCIATORE DI SCIABILE.
Gli incontri sono stati fatti sia a secco in aula che sulle piste da sci trattando tutti i campi partendo dallo spettro sensoriale, cognitivo e motorio.
Moltissimi sono stati i giochi propedeutici che hanno permesso di far capire ai piccoli che sensazione si possa provare a dover fare un disegno bendati o con la mano sinistra, a non poter utilizzare gli arti inferiori e ancora a non sentire o a non poter comunicare con la voce.
Molto educativa, soprattutto per gli adulti, è stata la giornata sul campo dove i bimbi hanno potuto fare gli aiutanti dei maestri di sci insegando a sciare dei loro coetanei con deficit cognitivi. Lampante è stata l’assenza di giudizio e pregiudizio, la collaborazione e la capacità di trasformare le difficoltà in divertimento.
Preziosa e unica si può definire la giornata in compagnia di Giancarlo Ferrari detto Gian. Disabile dalla nascita a causa di un corpo che non funziona come dovrebbe ma con un intelligenza e senso dell’umorismo disarmante. Psicologo, presidente dell’associazione Volare Alto, determinato nel perseguire la propria indipendenza e portavoce del concetto che OGNI UOMO E’ UNICO PER QUELLO CHE E’.
Da questo incontro, in cui i bimbi hanno avuto modo di domandare tutto quello che gli veniva in mente, è emerso che la disabilità sta davvero solo negli occhi di chi la guarda e la interpreta.
Purtroppo il Covid ha remato contro al progetto di sensibilizzazione rallentandone un pochino lo sviluppo ma appena si è potuto siamo tornati subito in carreggiata e oramai la parola Sciabile o disabile è ben consolidata nella memoria dei bambini.
La scorsa settimana abbiamo infatti ripreso con un nuovo ciclo di bimbi con l’obiettivo ovviamente di arrivare al conseguimento dei 5 anni scolastici.
Il tema è stato “la cecità” perché sbirciando sui social siamo stati incuriositi e strabiliati dalla storia di Cesare, un bimbo di 4 anni diventato cieco a 18 mesi.
L’obiettivo è di partire da lui con la sensibilizzazione sperando un giorno di riuscire a portarlo a sciare nelle nostre piste facendogli passate una giornata indimenticabile.
Nel frattempo, grazie anche al lavoro costante delle maestre delle elementari, cerchiamo di far passare il messaggio che OGNUNO DI NOI HA IL DOVERE DI TOGLIERE LE DIFFICOLTA’ DALLA VITA DEGLI ALTRI e che per farlo il modo migliore è partire dalla genuinità dei bambini.
Provateci anche voi lettori!
#ilmiolavoroèdifferente
Ad oggi sono presenti sul territorio nazionale numerosi progetti dedicati all’insegnamento dello sci alpino a persone che hanno delle disabilità. Il progetto SciAbile è stato uno dei primi in Italia ed è unico nel suo genere grazie alla gratuità del servizio offerto, ma il suo grande valore sta nelle persone che ne fanno parte: i maestri, gli allievi, le famiglie e gli educatori.
L’approccio tecnico non è molto differente da quello per i normo dotati. La differenza sta nelle competenze relazionali necessarie per rendere l’insegnamento efficace e centrato sull’allievo e sulle sue capacità. L’accento infatti viene sempre posto sulla persona ed è compito del maestro adeguarsi alle esigenze e alle tempistiche dell’allievo, senza trascurare il fondamentale rapporto con la famiglia.
Una persona con disabilità incontra nella vita di tutti i giorni due tipi di ostacoli: le difficoltà legate al suo deficit e i preconcetti della società con cui si relaziona, che spesso sviluppa nei suoi confronti un atteggiamento assistenziale e protettivo che inibisce le possibilità di apprendimento. In montagna si crea un ambiente “sospeso” in cui le aspettative sono limitate, le famiglie cercano un po’ di movimento all’aria aperta e un momento di distrazione dalle preoccupazioni quotidiane ma alla fine della giornata trovano molto di più, scoprendo abilità dove vedevano limiti e momenti di autentica gioia. Questa esperienza dà speranza e la speranza è la chiave per aprirsi alle opportunità che la vita offre nonostante la disabilità e in alcun casi grazie alla disabilità stessa.
Anche i maestri escono arricchiti da quest’esperienza a livello professionale, imparando ad uscire dai classici schemi d’insegnamento diventando più flessibili e creativi, ma soprattutto a livello umano perché questi rapporti permettono di guardare la vita di tutti giorni in una giusta prospettiva. Le persone che hanno delle disabilità e le loro famiglie attraversano quotidianamente mille difficoltà e hanno tantissimo da offrire, sono un grande esempio in termini di forza, coraggio, accettazione, serenità, resilienza.
In tanti anni di lezioni sulla neve è chiaro che il lavoro fatto porta nella maggior parte dei casi risultati in campo tecnico, comportando grandi benefici per la qualità della vita dei ragazzi, e facendo aumentare molto la loro autostima e con essa la voglia di mettersi in gioco. Anche per le famiglie è molto importante toccare con mano che “si può fare”. Vedere il proprio bambino, che magari non cammina, sciare e scendere giù dalla montagna con il vento in faccia e un gran sorriso non ha prezzo.
Alice, una nostra maestra, l’anno scorso ha postato su un social una sua foto con una allieva con l’ashtag #ilmiolavoroèdifferente. Crediamo che non ci siano parole migliori per descrivere il nostro progetto perché è proprio così. Questo lavoro è come una magia che, diventando realtà, fa star bene tutti: maestri, ragazzi, famiglie, collaboratori e tutte le persone che, anche indirettamente, entrano in contatto con Sciabile, il mio lavoro è differente.